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sabato 17 luglio 2010

APPREZZAMENTI AL TELELAVORO

La lista di pareri favorevoli al nuovo modo di lavorare, ovvero di Telelavorare è lunga e ciò in risposta e chiara contrapposizione ai detrattori, primi i sindacati.

Telelavoro, km zero, contributi zero

Il telelavoro va incentivato con detrazioni fiscali al posto della rottamazione delle automobili e della vendita delle macchine EuroQualcosa."Sono il titolare di una piccola azienda di sviluppo software. Siamo circa 10 persone, ma il nostro ufficio è di 35 Mq. 5 sono per i server e 5 sono per il bagno! Perché? Perchè lavoriamo TUTTI da remoto da casa. Non siamo distaccati presso nessun Cliente, ma lavoriamo tutti allo sviluppo di applicazioni sofware e ciascuno a acsa propria, con gli orari che preferisce, amministrazione compresa. A che servono i 25 Mq? A riunirci il venerdì per la consueta riunione settimanale e a mangiare i pasticcini quando c'è qualcosa da festeggiare. Ci vuole un po' di organizzazione, ma vi assicuro che TUTTE le aziende non manifatturiere che conosco potrebbero agevolamente tenere almeno il 50% dei dipendenti a casa da SUBITO, con risparmio di costi e gradimento di tutti. Contributi, incentivi? ZERO!!!!!" Eugenio P.
Postato il 16 Luglio 2010 alle
15:31 in Scrivi Ascolta Commenti (26) Commenti piu' votati Invia il tuo video Newsletter Regìstrati Invia ad un amico Condividi Stampa GrilloNews Le opinioni sui Blog Tags: aziende, commento, Eugenio P., incentivi, telelavoro
Commenti

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Grande! Finalmente qualcuno ripropone la questione. L'unico dubbio che ho è che vi mettete contro i seguenti potentati:PetrolieriIndustria automobilistica (e accessori)Concessionari autostradeAssicurazioniIndustria farmaceutica (settore ansiolitici e antidepressivi)Concessionarie Pubblicità Radiotelevisiva (come cazzo fanno a sapere quando mandare gli spot se i consumatori non hanno più orari precisi?)
Poi magari ci manca che facciate le ferie in periodi non congestionati e allora per voi si mette proprio male: un avvertimento stile mafia non ve lo leva nessuno.....
;-))
Michele P., Bassano del Grappa 16.07.10 23:57
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Anche noi siamo un'azienda di sviluppatori. Spesso lavoro da casa connesso all'ufficio mediante una VPN. Addirittura con questo metodo possiamo fornire assistenza ai clienti connettendoci ai sistemi aziendali anche quando siamo in vacanza, senza doverci recare fisicamente in ufficio.Ricordo che 2 anni fa ho risolto un problema connettendomi da Seoul a Monza!!!
Nicola Ottomano 16.07.10 21:16
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Anche a me capita ogni tanto di lavorare da casa, senza recarmi per forza in ufficio (viaggio di sola andata dai 90 ai 120 minuti con i potenti mezzi pubblici milanesi ATM, mica "pizza e fichi"...).Non c'è paragone con il lavoro in ditta.Da casa è tutto più vantaggioso.Si lavora meglio, con più flessibilità, ottimismo, gioia... il che si traduce in risultati migliori.Purtroppo il telelavoro non fa parte della mia quotidianità, sovente devo recarmi presso clienti per analisi e stime progettuali (anch'io lavoro per una software house).
Roberto Chiappa, Milano
16.07.10 20:20
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anch'io...........lo votero'
giacomo biagetti (biagetti.giacomo), Monteciccardo 16.07.10 19:43
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Ho cominciato a occuparmi dell'idea di telelavoro piu' di dieci anni fa, traducendo dall'inglese e studiando altre situazioni.La realta' e' che la maggior parte delle aziende italiane, piccole o grandi, sono ostili.
Qualche applicazione e' possibile solo in alcune, ma molto spesso si spacciano solo call center o forme di schiavitu' al terminale come telelavoro.
Il fatto e' che la mentalita' aziendale non riesce a prevedere una valutazione pacata e obiettiva dei collaboratori basata sull'impegno e i risultati. I capi e capetti si sentirebbero spiazzati, loro sanno solo vedere chi si da' molto da fare ( o finge di) , chi fa tardi la sera (magari cazzeggiando di giorno) e simili.
Difficile accettare questa regola di buon senso, che la maggior parte del lavoro di ufficio si possa svolgere da casa.
Sul telelavoro, pero', potendo obiettare, ammetto che esiste qualche controindicazione, se svolto da casa. Si rischia alienazione, mancanza di "stacco" tra vita lavorativa e vita familiare, interferenze continue delle attivita' domestiche, a volte una sorta di impigrimento, alimentazione disordinata, mancanza di vita sociale.
Molto meglio i telecottage: strutture attrezzate, disponibilita' offerte dai comuni per i residenti, anche se impiegati in differenti realta' aziendali, lontane geograficamente. Cosi' i lavoratori lasciano comunque casa, anche se per raggiungere un luogo vicino, socializzano con altre persone (e senza rivalita' aziendali), si rilassano di tanto in tanto con un caffe', non perdono del tutto i ritmi adeguati di vita e lavoro.
milena d., savona 16.07.10 19:39
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La totalità del lavoro d'ufficio è relativa a informazione e quindi il telelavoro è applicabile.Nelle società industrializzate il settore terziario cuba per circa il 50% o più.http://it.wikipedia.org/wiki/Terziario_(economia)
Quindi circa la metà del lavoro potrebbe essere fatta da casa.Questo porterebbe a sconvolgimenti economici *mostruosi* e ad un sovvertimento del sistema attuale.- Riduzione enorme del consumo di carburanti dell'inquinamento, dello stress e del tempo perso- riduzione delle malattie provocate da stress ed inquinamento e quindi del consumo di farmaci (in particolare psicofarmaci)- riduzione drastica dagli incidenti stradali, dei morti e dei feriti- riduzione delle importazioni di combustibili fossili- miglioramento della bilancia commerciale.- migliaia di palazzi-uffici vuoti e privi di valore commerciale.
In sintesi, aumento della felicità e distruzione del PIL.
That's it!
bruno c., aulla MS
16.07.10 18:12
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....già! ;)
Paolo Cicerone, ★★★★★ 16.07.10 19:27
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Il telelavoro è applicabile in tutti i casi in cui si tratta *informazione*Per la produzione di Beni materiali (oggetti) no.
In casi particolari il telelavoro può anche essere *asincrono* (cioé lavori di notte o quando ti pare) basta rispettare le scadenze e gli abboccamenti con i colleghi.
Un addetto allo sportello per esempio potrebbe lavorare da casa (telelavoro) ma in orario di ufficio (sincrono).
bruno c., aulla MS
16.07.10 18:01
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Sarebbe il mio sogno, poter lavorare gestendo in autonomia gli orari del lavoro e le consegne! Dove lavoro attualmente c'è un modo di "vivere" l'azienda vecchio di 100 anni: il capo-padrone che sotuttoioefacciotuttoiovoinonfateuncazzo, tanto per capirsi...tratta i dipendenti come decerebrati quando il primo decerebrato è proprio lui e i miei colleghi, non appena gira l'angolo, non fanno altro che mandargli tante maledizioni. E' veramente una bruttissima situazione, alle volte vorrei scappare via e mollare questo posto ma penso che ho un figlio piccolo e sto male, non so che fare diamine! Io sono una persona che adora il proprio lavoro ma, grazie a questo personaggio, sto odiando addirittura il solo fatto di aver fatto una scelta piuttosto che un'altra...mah, speriamo in futuro...
Un tizio 16.07.10 17:55
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As a "veteran" of working remote via Internet, I can confirm that it can be done, also in the technical/scientific fields.
I have been working for about five years in the offshore oil and gas sector, originally for a British company and now as a self-employed here in Italy. It was difficult at the beginning, because my manager didn’t like that he could not just come over to my desk and speak with me every day. However, when it became apparent that the same work was being produced, often in less time, everyone who worked with me was satisfied. And so were the clients.
Last year, the company got a new CEO who decided that he didn’t want remote workers in the company. I was told to move to the UK or get fired. I let them fire me and started as a self-employed consultant with the same clients. It can be hard work and long days sometimes, but it lets me live my own life and not one dictated by commuting and company opening hours.
Apologies for not having the time right now to translate my thoughts into Italian.
Julie Dyer 16.07.10 17:54
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X Maia e tutti gli scettici:
Il telelavoro è una realtà tecnologica evidente e come tutte le novità tecnologiche andrebbe sfruttata ed incentivata. E' chiaro che, al momento chi fa lavori manufatturieri non potrà certo evitare di spostarsi da casa per produrre (anche se ultimamente Beppe ha postato un sito dove si possono costruire oggetti a distanza: http://www.thingiverse.com/), ma è altrettanto vero che comunque ne benficerebbe; provate ad immaginare solo il fatto di trovarvi la mattina quando andate al lavoro e la sera quando tornate a casa anche solo un 20% di traffico in meno.
Se i nostri amministratori anzichè costruire e progettare arterie stradali su altre (non ultima la folle idea di una nuova tangenziale a Milano a fianco di quella già esistente) COSTRINGENDOCI ad usare la macchina anche per andare a prendere il pane, iniziassero ad analizzare il flusso del traffico pendolarista e soprattutto DA CHI è formato (più del 50% da lavoratori che hanno un impiego amministrativo), ci sarebbero arrivati da soli alla conclusione che il telelavoro sarebbe stata un'opportunità in più per tutti coloro che non desiderano farsi ore e chilometri di traffico INQUINANDO e stressandosi.
C'è gente che abita vicino al posto di lavoro e che può permettersi di usare il mezzo a motore o quelli pubblici, ma c'è anche chi vive lontano e si deve alzare due tre ore prima col rischio di trovarsi ingorghi stradali e passare la propria giornata al loro interno.Io credo che 2 3 ore in più al giorno da dedicare a sè stessi, alla propria famiglia, a vivere la propria casa e il proprio comune di appartenenza non siano altro che un passo in avanti verso la civiltà ed il benessere.
Paolo Cicerone, ★★★★★ 16.07.10 17:54
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Oh, ma che bel sistema...! ZERO contributi! E la pensione???
Pierangelo Tendas, Tempio Pausania (OT) 16.07.10 17:43
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Io ho lavorato un anno da casa, niente male....si produce moooolto di più e si lavora anche di +. Il bello però è che quando non hai da fare ti svaghi...senza stare forzatamente seduto su una scrivania a non fare una mazza.Inoltre si riesce a guadagnare circa 3 orette al giorno(almeno nel mio caso) di tempo non perso nel traffico. Senza poi contare le spese in meno di benzina, manutenzione auto ed eventuali incidenti.Serve solamente responsabilità nel fare le cose e sicuramente un po' di esperienza nel lavoro che fai. Ciao a tutti.
Francesco Basileo 16.07.10 17:33
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Io ho tre figli e lavoro da casa per un'azienda in UK. Li chi fà lo stesso lavoro paga pocche tasse perche il redito è basso (si guadagna a lavoro eseguito percio' + lavori + guadagni meno lavori meno guadagni)ma va bene per molte donne che vogliono fare qualcosa per contribuire alle spese di casa senza rinunciare hai figli. Un'altra mia amica fa la tradutrice sempre a casa. Questi sono modi per lavorare senza essere lontani da casa. Certo ci sono i pro e i contro ma per me é l'ideale, posso pure avviare la lavatrice durante la mia pausa caffé! Almeno quando ho bisogno di uscire di casa perche ci sono le riunioni sindacali delle maestre non devo chiedere il permesso a nessuno, basta che faccio il mio lavoro entro i tempi, non importa se mi sveglio alle 5 per combattere il caldo di questi giorni o se lavoro alle 22 quando dormono i miei figli!
lombrica p 16.07.10 17:27
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Ciao a tutti, Lavoro nel mondo dei sistemi informativi aziendali da quasi tre lustri e ho sempre rotto le scatole per poter lavorare da casa. Sì: bisogna sempre rompere le scatole per ottenere il telelavoro dato che viene visto come un modo per "imboscarsi" dai manager che gestiscono i dipendenti. Ma hanno torto ! E' vero che ci sono delle difficoltà nelle relazioni a distanza, che non tutte le mansioni possono essere svolte in remoto e non tutti i dipendenti hanno la propensione a farlo, ma quando ci sono le condizioni, i vantaggi sono molto maggiori dello restare in sede.
Basti pensare che io ho cominciato alla fine degli anni '90 a telelavorare qualche giorno alla settimana (abito a Venezia ma sono dipendente di una azienda di Milano i cui clienti, sfiga... sono sempre distanti da me); poi ho telelavorato sempre di più, fino ad arrivare ai giorni nostri con tanti successi all'attivo. Per esempio ho lavorato per aziende nostre clienti dal 2004 continuativamente senza mai metterci piede dentro ! Ci sono colleghi dei quali conosco solo la voce (mai incontrati di persona, solo via telefono/Skype) e con i quali collaboro da ANNI.
Si rende di più o di meno da casa ?Rispondo con un'altra domanda: secondo voi, finora mi avrebbero pagato (ed aumentato) lo stipendio se non avessi lavorato bene !?!
Il telelavoro spinge l'azienda ad improntare le attività per OBIETTIVI: si definisce cosa c'è da fare ed in quanto tempo. Alla scadenza si misurano i risultati. Fine. Che cosa importa se sono stati ottenuti restando in ufficio, oppure a casa propria ?
Cosa costa di più ? Una postazione di lavoro per tutti i dipendenti, il loro trasporto, gli orari da rispettare... Restando a casa ci si organizza con molto meno.
Oggi la crisi sta mettendo in seria difficoltà tutti i comparti, compreso il mio. Beh, se si vuole cercare di ottimizzare e risparmiare, io suggerisco: considerate il telelavoro e rompete le scatole perchè sempre più aziende lo adottino !
Troppo poco spazio qui...
Mario Andreato 16.07.10 17:10
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Scusate, siccome io sono una signora anziana e forse anche un po' rimbambita, chiedoma con telelavoro sarà possibile fare, per esempio un bicchiere? O fare quel monitor che vi permette di stare seduti in poltrona?Oppure si potrà confezionare un bel piumino caldo per difenderci dal freddo?E poi, da soli i problemi come li risolverete. Non credete che in un'ambiente di lavoro ci possa essere anche uno scambio di opinioni, di amicizie, una volta bandita la competitività, che mette gli uni contro gli altri a discapito di tutti? Quali le garanzie per la vecchiaia?Un saluto a tutti.
Maia T., Como 16.07.10 17:10
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Anche se non sono un grande esperto, posso in parte risponderle io.Lei parla di settori come quello primario e secondario (che va dagli agricoltori ai metalmeccanici) che col telelavoro non c'entrano granché, purtroppo. In questo caso, no, non è rinc****onita, e la vecchiaia non c'entra.Però c'è una fetta considerevole che è il settore terziario (come gli uffici) in cui parte del lavoro può essere fatto, parzialmente o per un periodo di tempo, a casa, collegati al pc. La larga parte del lavoro d'informatica, come quella del mio geniale omonimo (che Dio benedica lui e quelli che del ramo la pensano come lui) può essere fatta per esempio a casa senza colpo ferire e con grande risparmio per le aziende. Poi ovviamente ci possono essere riunioni o eventuali incontri, per cui è meglio vedersi in faccia. Ma questo può accadere ogni tanto. Si può fare ogni tanto, no? Il telelavoro potrebbe essere anche la risposta a chi ha problemi handicap fisici più o meno seri e capisce bene il mezzo informatico. Semplicemente senza telelavoro questi sono disoccupati.
Eugenio O. 16.07.10 18:01
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siamo interessati potrebbe inviarci la sua storia ?
Marina C. 16.07.10 16:59
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A quale Eugenio parli? O o P? :)
Eugenio O. 16.07.10 17:09
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Eugenio, mi piaci sul serio.E non solo per l'omonimia! :)
Ps.: fammi sapere se sei di Roma che ti passo il curriculum!
Eugenio O. 16.07.10 16:55
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C'è un interessante studio segnalato su un libro di Daniel Goleman (non ricordo a memoria ma se qualcuno è interessato controllo) che dimostra che questo paradigma non è affatto scontato.Molte aziende americane avevano sposato la teoria del telelavoro, ma uno studio di una università americana ha dimostrato come, a differenza di quanto si possa credere, la produttività anziché aumentare, diminuisce.Questo perché l'assenza di una socialità, di un confronto continuo, della necessità di rispettare orari e l'uscire dal proprio ambito famigliare alla lunga porta ad uno sfaldamento dell'autostima e della capacità di relazionarsi.Molte aziende sono tornate, dopo questa esperienza, ad assumere in sede i dipendenti, operando con un diverso approccio per motivare e non deprimere.Io farei molta attenzione a non banalizzare questa questione, e a non renderla troppo semplice, dato che semplice non è, anche perché siamo tutti diversi.
Luigi 16.07.10 16:35
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Tralasciando il fatto che gli studi americani sono in grado di dire tutto e il contrario di tutto a seconda di chi produce il finanziamento che li sovvenziona (troppi esempi per citarli tutti), non capisco per quale motivo bisogni restare ingessati in una mentalità preesistente. E' vero che uscire di casa fa bene, ma esistono le vie di mezzo. Una riunione 2 o 3 volte la settimana è persino un piacere. 200 km di strada dal lunedì al venerdì, non credo. Per forza ci si fa l'amante in ufficio: si vive lì, non a casa!Non è tanto un problema di mobilità, quanto di qualità della vita: il telelavoro consente una maggiore flessibilità di orario... se si hanno degli interessi extracurriculari, c'è qualcosa di male nel seguirli? Magari, che ne so, dei figli...Un'altra soluzione ad un problema adiacente è la flessibilità d'orario aziendale. Così non si va nel panico per ritardi e imprevisti, non è necessario chiedere permessi imballando la burocrazia per cose come visite mediche, esami universitari o altro. Chiaramente non tutte le occupazioni lo permetterebbero... ma, Cristo, cosa significa, in italiano, "flessibilità"? Solamente mettersi a 90° e ringraziare pure?
SoloUna Traccia 16.07.10 17:16
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Il mio lavoro è a casa da diverso tempo, mi occupo di ecommerce e marketing online come libero professionista. Vi posso dire che molto più costruttivo, sotto molti punti di vista, poter gestire il proprio tempo come e quando si vuole. Lavorare anche di notte o sulla poltrona di casa se si desidera, basta organizzarsi. Questo è il futuro ma le aziende in Italia hanno ancora la generazione vecchia che comanda, è quella che va cambiata assieme alla mentalità costruttiva e voglia di fare. Con felicità ed entusiasmo
Sabina M 16.07.10 16:15
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CIAO BEPPESE NON CI FOSSE AL CONFINDUSTRAI ETC E SI INCENTIVEREBBE IL TELELAVORO, FORSE DICO FORSE GRANDI PASSI PER RIARICCHIRCI E PER RIMRETTERCI A LAVORARE NE AVREMMO FATTI,ALTRO CHE MERCATO DEL PRECARIATOALVISE
alvisea fossa, nervesa della battaglia 16.07.10 16:10
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Vi dirò anche di più: da casa si lavora meglio e più volentieri!!http://carloruberto.blogspot.com/2010/07/brasile-berlusconi-spaventa-leuropa.html
carlo ruberto 16.07.10 15:57
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Io e il mio dipendente abitiamo sopra il lavoro.
Contabile e commercialista lavorano da casa con il telelavoro.
Io non ho nemmeno i server in azianda perche i programmi sono tutti ON-Line e si possono usare da qualsiasi pc in rete (una volta ho lavorato ache dalla svezia mentre ero in vacanza.)
le commissioni in cita' le faccio in bicicletta.
solo pochi anni fa...facevo 80 km al giorno par venire a lavorare.
Ora e' un sogno!Mi e' pure passata la sciatica!
Massimiliano P., Bologna 16.07.10 15:49
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